La Chiesa di San Domenico di Guzman sorge tra l’angolo dell’omonima via e l’attuale corso Vittorio Emanuele denominato un tempo Piazza Maestra, nel cuore del centro del paese, nei pressi del palazzo Ducale. Attualmente la Chiesa di San Domenico non riflette più la primitiva struttura decorativa architettonica ma restano preziose testimonianze di rilievo sotto il profilo artistico storico: l’altare in pietra risalente al secolo XII, un’acqua santiera e arredi sacri, il portale ad arco con uno stemma a foglie grandi, ecc.. Sulla facciata risaltano alcuni elementi originari.
L’interno, formato da una sola navata con volta piana, presenta stucchi, pitture, vetrate in mosaico e sono in piena evidenza le statue di San Domenico, dell’Addolorata, un pregevole dipinto rappresentante la Vergine di Pompei con ai piedi San Domenico e Santa Caterina da Siena.
L’origine di questa chiesa è legata alla scomparsa di altre due chiesette; Santa Caterina da Siena e San Marco Evangelista. Con molta probabilità doveva far parte del centro originario dell’abitato, se di essa fa menzione un’antica nomenclatura stradale del paese esistente nell’archivio comunale e la testimonianza di un altare che potrebbe ritenersi del secolo XII.
Dedicata in origine a San Domenico Abate, grande taumaturgo vissuto agli inizi dell’anno mille, in seguito fu intitolata a San Domenico di Guzman. Un’attendibile ipotesi dovrebbe far risalire tale nuova dedica ai Padri Domenicani se si considera che la chiesa di Serritella alla fine del secolo XV era affidata a questi frati.
Tra gli anni 1712 – 1717 la Chiesa fu adibita ad uso Cimitero. L’opposizione dei cittadini fu decisiva. Si voleva che l’edificio restasse Chiesa e che il Cimitero fosse sistemato in altra sede. Si raccolsero i fondi per rimettere a nuovo la Chiesa e nel 1741 venne riaperta al culto.
In questo tempo due spaventosi terremoti e due epidemie avevano decimato la popolazione e ridotto in miseria gli scampati. Il Vescovo di Volturara Appula Giovanni Coccoli ordinò la fusione delle rendite di tutte le Cappelle e fu quindi creato il Pio Stabilimento di San Domenico per la Beneficenza.
Dal 1858 è sede dell’ Arciconfraternita dell’Addolorata e del Purgatorio. Una tradizione, a tutt’oggi osservata, vuole che i portatori della statua della Vergine di Serritella, Patrona di Volturino, indossino, nelle feste patronali, l’abito della Congrega di San Domenico.
Dal 1873 vi è presente la Pia Unione delle Figlie di Maria, sotto il patrocinio di Sant’ Agnese Vergine e Martire.
Nelle elezioni del 1924 che dettero la fiducia a Mussolini la Chiesa fu adibita indegnamente a Seggio elettorale.
La storia di questa chiesa è un pò la storia di Volturino, per decenni ha sostituito la Parrocchia sia per la costruzione ex novo sia per le svariate riparazioni della medesima.